La povertà educativa e la scuola diseguale tra territori e investimenti
C’è scuola e scuola, e la poverà educativa è spesso legata a disuguaglianze, deficiti e difficoltà che variano in base a vari parametri. L’agenda 2030, con GOAL 4, ne ha fatto uno dei pilastri dello sviluppo sostenibile. Save the Children, in una sua analisi, rileva le criticità del sistema scolastico nazionale proprio a partire dal collegamento tra povertà materiale ed educativa. Il focus su carenze strutturali, dispersione scolastica e differenze territoriali.
Lo riposta un articolo su www.asvis.it dal titolo Una scuola diseguale: i deficit strutturali e congiunturali del sistema educativo, in cui si analizza anche le disuguaglianze territoriali.
“L’Italia è attraversata da profonde disuguaglianze territoriali nelle opportunità di crescita di bambine, bambini e adolescenti. Nel caso della dispersione esplicita, l’abbandono scolastico nella maggior parte delle regioni del Sud va ben oltre la media nazionale (12,7%), con le punte in Sicilia (21,1%) e Puglia (17,6%), e valori decisamente più alti rispetto a Centro e Nord anche in Campania (16,4%) e Calabria (14%). Nelle regioni meridionali, infatti, nonostante una riduzione consistente avvenuta nell’ultimo anno in particolare in Puglia (-4,3%) e in Calabria (-3,8%), permangono percentuali di dispersi alla fine del percorso di istruzione più elevate rispetto alla media nazionale, con una punta del 19,8% in Campania”.
Un tema di disparità territoriali che non può non investire anche la differenza tra aree centrali ed aree interne e marginali, nelle quali lo sforzo di contrasto alla povertà educativa deve essere ancor più forte.
Rimandiamo da qui anche alla visione di un interessante progetto a cui lo staff di Fondazione Appennino sta partecipando: www.riabitareiluoghi.it.
Credits. Foto di copertina di Cole Stivers da Pixabay