Civiltà Appennino e la letteratura di successo
Attraverso le voci apprezzate di Nigro, Lupo e Di Pietrantonio, il nostro contributo alla letteratura “di montagna”.
Sono giorni di particolare soddisfazione per il settore editoriale di Fondazione Appennino nel vedere premiati gli autori che collaborano ed hanno collaborato alla serie Civiltà Appennino ed alla crescita della qualità di questo progetto editoriale.
In primo luogo il riconoscimento assegnato a Giuseppe Lupo e Raffaele Nigro per “Le vie dell’Appennino”, giunto dal Premio Nazionale “G. De Lorenzo” edizione 2021, ch sarà consegnato il prossimo 4 giugno a Lagonegro. (link)
La Giuria ha assegnato il Premio proprio ai due curatori del volume, arricchito dal contributo dell’artista Vinicio Capossela, i quali hanno racchiuso nell’e-book anche il percorso di questi anni, iniziato con Donzelli Editore e Fondazione Appennino con la pubblicazione delle due Saggine “Civiltà Appennino” e “Le Vie dell’Acqua”.
Proprio questo secondo libro, uscito ad ottobre 2021 e sempre curato da Nigro e Lupo, ha portato ad un’ulteriore soddisfazione in virtù della vittoria del prestigioso David di Donatello che qualche giorno fa è andata a Donatella Di Pietrantonio per la sceneggiatura de “L’Arminuta”, il suo romanzo più celebre che quest’anno è diventato anche un film di successo. Donatella Di Pietrantonio, tra le scrittrici più apprezzate del momento, è proprio tra gli autori di “Le Vie dell’Acqua”, su cui ha scritto un racconto di particolare suggestione nello stile che l’ha resa celebre.
Due riconoscimenti differenti tra loro ma per Fondazione Appennino legati da una comprensibile soddisfazione per la qualità di un contributo che con le sue iniziative editoriali riesce a dare alla letteratura d’Appennino e italiana attraverso le sue prestigiose collaborazioni.