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“Ecosistemi dell’innovazione”. Nuove grandi sfide per le aree interne del Mezzogiorno

Sant’Arcangelo, nel cuore della Basilicata, al centro di una partnership nazionale con capofila il CNR

 

Una compagine di 20 partner, con capofila il CNR nazionale, ha scelto Sant’Arcangelo, nell’Appennino lucano, come luogo per lanciare la nuova sfida nell’ambito dell’avviso pubblico dell’AGENZIA PER LA COESIONE TERRITORIALE “ECOSISTEMI DELL’INNOVAZIONE NEL MEZZOGIORNO”.

Tra i partner c’è anche Fondazione Appenino che ha svolto il ruolo proprio di soggetto protagonista nella composizione della partnership di progetto.

 

Il progetto individua un’infrastruttura sita nel comune di Sant’Arcangelo, che diventerebbe il luogo in cui ospitare un centro servizi per la valorizzazione della ricerca (condotta sulle tematiche delle aree interne) e la gestione di un incubatore di imprese. Nella sua configurazione finale, l’edificio hub e la rete di foresterie individuate nell’area saranno adeguati ad ospitare le attività di ricerca, sperimentazione, formazione e knowledge transfer, nonché attività di incubatore d’impresa.

In particolare, il primo livello ospiterà “l’Innovation Lab” e sarà concepito come spazio dinamico e attrezzato con openspace e pareti mobili, con cablaggio aereo, per l’organizzazione di attività di community engagement, interfaccia con il territorio, attività formative e di incubatore d’impresa. Particolare attenzione verrà posta al lavoro in condivisione e all’aspetto relazionale attraverso l’allestimento di uno spazio dal carattere dinamico e informale: innovazione intesa non solo come tecnologica e digitale, ma anche sociale. La presenza di una cucina e un’area relax all’interno dell’ambiente di lavoro può incidere positivamente sulla creazione di ecosistemi creativi, che potranno rafforzare l’empowerment dei fruitori (ricercatori, startupper, residenti, cittadini temporanei, ecc.) anche attraverso attività di team building. Lo spazio sarà allestito con workstation complete – attrezzati per la connettività/multimedialità- disposte per il lavoro individuale o per piccoli gruppi o per incontri b2b, una sala conferenze – attrezzata con sistema proiezione, controllo audio/video, almeno 200 sedute – dedicata ad ospitare eventi, presentazioni, pitch session, oltre a n. 2 sale networking Inoltre, il Lab ospiterà e gestirà una Piattaforma di Open Innovation, digitale e collaborativa, che sia una vetrina tecnologica ma anche uno strumento di promozione e matchmaking e un canale di comunicazione, anche a supporto dell’animazione di community tematiche/territoriali e dell’intero ecosistema. Inoltre, attraverso la somministrazione di survey form, la piattaforma sarà uno strumento particolarmente rilevante nel monitoraggio della qualità del lavoro e del grado di soddisfazione degli utenti in un ambiente flessibile e dinamico quale l’Hub proposto.

Gli spazi ospiteranno i laboratori tematici denominati “room fisico/virtuali” per: Room Prevenzione e Monitoraggio Salute e Benessere; Room Memoria, Educazione e Formazione; Room Arte e Rigenerazione Urbana; Green & Agri-food Room; Room di Ascolto Sociale.

 

A sposare l’idea progettuale e guidarla è stato dunque il CNR Nazionale con le sue Unità Operative: Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali (CNR-IRPPS); Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo (CNR-IRISS); Istituto di Studi Sul Mediterraneo (CNR-ISMed); Unità Valorizzazione della Ricerca (CNR-UVR), oltre all’ufficio di trasferimento tecnologico.

Il territorio coinvolto, oltre a Sant’Arcangelo, conta altri 5 comuni della Val D’Agri: Marsico Nuovo, Tramutola, Roccanova, Grumento Nova e Montemurro.

A completare il partenariato, c’è l’Università degli studi del Molise, la Fondazione Appennino Ets, ASP Potenza, l’Istituto Scolastico Regionale, il GAL Lucania Interiore, la società Italiana Telemedicina, la Rete Turismo Italia Jonica, Nova Consorzio Nazionale per l’Innovazione, la Fondazione Città della Pace, Sofia Cocci consulting srls, Agricolus srl, Foodchain spa, Quadrans Foundation.

“Pur essendo un avviso che ci mette in gioco con le grandi città e aree industriali da riqualificare – ha comunicato sui suoi canali social il sindaco di Sant’Arcangelo, Salvatore La Grotta – abbiamo accettato la sfida: essere tra i partecipanti è per la nostra comunità motivo di orgoglio.

Abbiamo accettato la sfida e con soddisfazione possiamo ritenerla vinta, ci siamo misurati sulla qualità, convinti che è necessario osare. In questo caso abbiamo osato senza oneri per i cittadini e oggi, al di là dell’esito, noi speriamo che andrà bene, abbiamo un progetto su cui comunque investire nei prossimi anni.  A breve definiremo una data nella quale la proposta progettuale sarà presentata alla comunità. Ad oggi posso dire che sarà il Convento di Santa Maria di Orsoleo ad ospitare l’evento.

Fondazione Appennino è partner attivo del progetto e siamo fieri di aver contribuito a costruire finora questa esperienza.

“Le prospettive per le aree interne – ha affermato il direttore Piero Lacorazza –  possono davvero essere concrete a patto però che il protagonismo veda in prima linea proprio gli attori (pubblici e privati) che si rendono attivi nel cogliere le grandi occasioni a disposizione. Non ci si aspetta che cada il frutto dall’alto del ramo sull’albero ma ci si arrampica sul tronco per coglierlo. E la salita è già una prima vittoria, è già un risultato importante specialmente quando vede convolti 20 partner a darsi una mano per raggiungere un obiettivo comune. Un buon esempio è già un successo”.

 


credits foto: dal post Facebook del sindaco Salvatore La Grotta (https://www.facebook.com/photo?fbid=409122484036898&set=a.132595351689614)

 

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