“App” e “pennino”. Civiltà in rete tra tecnologia e human(esimo)
editoriale di Piero Lacorazza
«Quella che qui si propone è una risalita. Una camminata sul pendio della storia e della rappresentazione, per recuperare quota e aprire lo sguardo su un mondo. Nessun languore, nessuna nostalgia; l’Appennino è qui, nelle mani esperte di Raffaele Nigro e Giuseppe Lupo, il luogo di riconquista di una lunga e radicata tradizione letteraria,artistica, identitaria che vuole essere aperta all’innovazione. Già nel nome, un lettore attento al futuro e sensibile al passato potrebbe scorgere la prefigurazione di questo doppio passo. Come se al pennino – e alla sua proverbiale precisione descrittiva – si volesse aggiungere la forza, la velocità digitale, la capacità di sintesi di una app».
Inizia con questa prefazione scritta a quattro mani con mio fratello Gianni il primo di una serie di libri dal titolo Civiltà Appennino pubblicato da Donzelli. Un primo libro che annunciava una promessa: dopo il “pennino” ci sarebbe stata la “app”. L’avevamo in testa una rivista web.
In realtà dopo la presentazione del primo volume a febbraio è arrivato il lockdown per il Covid-19 che ci ha consegnato due conferme: la forza dei contenuti e la rete come strumento, indispensabile, per allargare la partecipazione.
Attraverso la pagina facebook abbiamo organizzato settimanalmente “racconti in app…ennino”, una piazza abitata da migliaia di persone ed animata da divulgatori, scrittori, studiosi, sportivi, musicisti. Questo patrimonio arricchisce questo magazine.
Ciò che invece non è visibile sono state le tante mail nelle quali ci si chiedeva di partecipare a questo progetto.
In questi mesi l’attenzione è cresciuta e non vogliamo disperdere questo interesse; vogliamo valorizzarlo perché arricchisce innanzitutto noi, alimenta l’idea di un comunità coesa e impegnata per lo sviluppo sostenibile.
Una sfida che parte prima della pandemia e ci costringe, oggi più di prima, a ripensarci dentro la società e a rivedere la nostra epoca con la lettura onlife della contemporaneità.
Ci interessa costruire ancoraggi, ci interessa tenere insieme per queste ragioni l’app sul dispositivo e il pennino che articola il pensiero, fondendo idealmente tecnologia e scrittura, scienza ed umanesimo, traendo ispirazione dal poeta ingegnere Leonardo Sinisgalli.
Una sfida che con la Fondazione Appennino ETS, editore di questo magazine, diventa sempre più concreta da una parte attingendo a competenze ed esperienze dentro la reti associative nazionali Asvis – Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile e Riabitare l’Italia e dall’altro partecipando a progetti di sviluppo locale cogliendo l’opportunità delle risorse messe a disposizione dell’Europa.
E infine in concomitanza dell’avvio di questa esperienza editoriale, Raffaele Nigro e Giuseppe Lupo annunciano l’uscita del prossimo libro, il secondo della serie Civiltà Appennino.
Abbiamo scelto di parlare di acqua di coinvolgere, oltre Nigro e Lupo, altri scrittori.
Nelle prossime settimane su questo magazine e sui nostri canali social costruiremo un percorso di avvicinamento al prossimo libro.
Parte, quindi, la rivista web Civiltà Appennino. La sfida più importante sarà la partecipazione e la costruzione, passo dopo passo, di questo nuovo progetto.
Auguri a tutti noi.